GENTILI SIGNORE E SIGNORI, CARI AMICI,

 

benvenuti sulla pagina dove brevemente presentiamo le attività caritative della nostra famiglia. Le nostre iniziative fanno riferimento ad alcune memorabili idee dello scrittore russo Lev Nikolajevic Tolstoj. L’obiettivo di questa presentazione è quello di spiegare al nostro prossimo, a cui prestiamo aiuto, perché lo facciamo. Proviamo quindi a ragionarci insieme.

„Non rimproverare mai alla vita quello che non ti ha dato, bensì impara ad apprezzare quello che ti ha dato“. Un splendida idea se applicabile nel contesto di un buon stato di salute e di giuste condizioni psichiche. Se però qualcuno non è tanto fortunato? In tal caso saper scoprire il senso e la bellezza di questo imperativo richiede tante forze e tanta umiltà, e queste parole poi acquisiscono un’altra dimensione. Con tanta ammirazione e stima sosteniamo le famiglie oppure le singole persone che con tanto amore si occupano dei membri della propria famiglia con handicap fisico e/o mentale.

 

„Perché l’uomo possa vivere con onore, deve buttarsi, lottare, sbagliare, perdere e ricominciare“ Quanto profondo è il messaggio di questa frase! Se ci pensiamo, che cosa determina il quanto dobbiamo impegnarci? Sono le condizioni di vita, soprattutto le condizioni dalle quali proveniamo che costituiscono la nostra linea di partenza. Se costruiamo su basi fondate dai nostri antenati o riprendiamo dal lavoro realizzato da qualcun altro, tutto è molto più facile. Se però qualcuno comincia senza nulla tra le mani e senza nessuno alle spalle a cui appoggiarci, poi la strada verso il successo è lunga e piena di ostacoli, e ci vuole molta forza per credere nel successo che quasi mai si intravede all’orizzonte. E’ vero, spesso si sente dire che „La nostra fortuna è nelle nostre mani. Una buona vita poi ci segue come l’ombra accompagna il suo oggetto“. Ci sono però tante persone buone ed oneste che si impegnano senza comunque raggiungere il successo. Sono diversi? Si impegnano poco? Dove sbagliano? Spesso non sbagliano. Semplicemente non sono tanto fortunati da avere una base famigliare sulla quale costruire e il mondo intorno a loro è spietato. E spesso più colpite sono le persone economicamente meno forti e le più oneste. Per questo motivo cerchiamo di aiutare le persone che si sono trovate in situazioni difficili, le persone senza potenziale economico e le persone emarginate dalla società. „Non è corretto condannare gli altri, perché non conosciamo le cause e le circostanze che le hanno condotte lì dove si trovano e non sappiamo quello che provano“.

 

La seguente frase poi va considerata con molta sensibilità, poiché vale più di quanto ha mai valso prima, ossia „I ricchi non sanno che i mezzi che usano per fare la carità li hanno spesso strappati alle persone ancora più povere“. Tutti noi che viviamo nella società moderna in qualche modo abbiamo contribuito alla povertà dei paesi del terzo mondo. L’eccessivo consumo degli oggetti così come l’uso dei beni pubblici ne sono la causa. Tale consumo poi, grazie ai meccanismi di economie occidentali, ci è acconsentito a prezzi incredibilmente bassi, sia che ce ne rendiamo conto o no. Dalla parte opposta di questa catena stanno le persone comuni del terzo mondo, mal vestite a mal nutrite, che lavorano nelle condizioni disumane, molte ore al giorno procurando le materie prime per il nostro successivo benessere. E’ vero, non siamo artefici diretti dei loro destini. Sono le strategie politiche, le decisioni dei governi dei paesi sviluppati, ossia delle multinazionali che stanno dietro a tale squilibrio nella redistribuzione dei valori. Non siamo qui per rimproverar qualcosa a noi stessi o per rimproverare qualcosa a qualcun altro. Abbiamo solo deciso di provare a restituire alcuni di questi valori a quelli che li hanno generati. Contribuiamo ai progetti internazionali che si orientano all’attenuamento della povertà nei paesi in via di sviluppo e al ripristino della dignità dei loro cittadini più poveri.

 

„L’arte è il fiore della vita per l’intera società“ anche se la frase può sembrare parzialmente in contrasto coi testi precedenti. L’arte ci arricchisce, ci dona le emozioni. L’arte è bella. La vera arte è lontana dai principi economici e vive una propria vita. Siamo coscienti dell’importanza maggiore delle attività menzionate precedentemente, comunque, anche se solo marginalmente, sosteniamo alcuni progetti culturali che nonostante la loro indiscussa qualità non sono al centro dell’attenzione dei mass-media venendo così a priori emarginati nella lotta tra gli sponsor.

 

„La gioia che si prova nel fare il bene è l’unica vera fortuna“ e noi lo sentiamo proprio così. Al primo impatto sembra impropria la parola “unica”, però se ci pensiamo bene, ci rendiamo conto che è proprio così. La strada che seguiamo e viviamo è espressa nella seguente frase: „E’ fortunato chi ha trovato la felicità nella propria famiglia“. Auguriamo a tutti che provino la stessa gioia e felicità per poter diffonderla tra gli altri.

 

 

                                                                                                                                                     Ilona a Jan,
                                                                                                                                                 Pavel a Matěj